Libera ricorda la strage di via D’Amelio
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Descrizione
Sono trascorsi trentadue anni da quel 19 luglio, quando un’auto piena di tritolo venne fatta esplodere a Palermo in Via D’Amelio per mano della mafia. A morire uccisi furono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della Polizia di Stato che ne erano la scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli.
La memoria non può andare in vacanza o ridursi a ritualità di comode circostanze: in un’estate particolarmente calda anche le nostre coscienze devono ardere ancor di più di passione e responsabilità.
Ispirato da questi sentimenti, il Coordinamento Provinciale di Libera Benevento, in collaborazione con l’Anpi provinciale di Benevento e il gruppo scout Agesci Benevento 2, promuove un pubblico evento che si terrà il giorno 19 Luglio alle ore 18:30 con appuntamento dinanzi ad un luogo che nel tempo è diventato sempre di più simbolo dell’antimafia sociale sannita: l’ex Cementificio Ciotta, bene confiscato alla criminalità organizzata, sito in contrada Olivola a Benevento.
La scelta del luogo non è di natura logistica, ma di profondo significato politico, nell’accezione più alta e nobile del termine. È da anni che la comunità attende la restituzione del bene, almeno della palazzina, a suo tempo destinata come “casa delle associazioni”. Ma in una realtà dove il verbo inaugurare sembrerebbe quello più coniugato, il bene confiscato non riesce a trovare una giusta collocazione grammaticale. Sarà anche l’occasione per ribadire che il tema dei beni confiscati richiede coinvolgimento, co – progettazione, partecipazione.
Nonostante la presenza di un progetto già approvato e finanziato dal PNRR per un’altra area del sito, auspichiamo che si abbia da parte dell’Amministrazione comunale e del Consiglio tutto, l’accortezza e la sensibilità di trovare margini per innescare meccanismi di partecipazione e coinvolgimento delle realtà cittadine.
Memoria ed impegno sono un binomio inscindibile. Ma lo devono essere anche memoria e coerenza, richiedendo più rigore da parte di tutti. In modo particolare dalla politica che a volte sembra essere debole ed accondiscendente, in alleanze, candidature, leggi opache e condotte discutibili a tutti i livelli.
Alla manifestazione del prossimo 19 Luglio saranno presenti anche gli scout del gruppo Agesci Benevento 2 che nel settembre 2023, dopo un’ esperienza vissuta a Palermo, animarono una tappa del Festival dell’Impegno Civile, accendendo i riflettori proprio sul mancato riutilizzo dell’ex cementificio.
Ai ragazzi sarà affidata la bandiera tricolore che faranno sventolare durante la prossima esperienza estiva in Val Codera, sulle Alpi lombarde, luogo storico della resistenza educativa e nonviolenta scout, contro l’oppressione fascista che sciolse il movimento con un decreto a firma di Mussolini.
Una bandiera tricolore sarà nuovamente deposta dinanzi al cancello del bene confiscato, così come avvenne in passato in occasione dell’anniversario della strage del 23 Maggio, ricordata con lo slogan “Capaci di riutilizzare il bene”.
Il giudice Paolo Borsellino era molto vicino a tutto il mondo dell’associazionismo, così come il suo amico e collega Giovanni Falcone, convinti che “alla mafia bisogna togliere aria e consenso e che la gente fa il tifo per noi”.
Seppure con profonda amarezza, abbiamo il dovere di gridare che nel nostro Paese c’è chi il Tricolore lo ha servito e continua a servirlo con onore e disciplina e chi del tricolore se ne serve solo per scopi personali o familiari.